Gestire domande e risposte

Come gestire domande e risposte

Come si fa a gestire domande e risposte dopo che abbiamo fatto public speaking?

Quello delle domande del pubblico è uno dei momenti cruciali del public speaking. Si tratta della cosiddetta Q&A Session o sessione di domande e risposte che spaventa molti oratori, i quali spesso temono di essere colti impreparati, vittime della famosa sindrome dell’impostore. 

Le domande del pubblico sono il ponte di congiunzione tra chi parla e chi ascolta. Sono, tra l’altro,  lo strumento migliore con il quale instaurare una relazione, una comunicazione efficace. Non potendole prevedere, possiamo però imparare a gestire questa situazione potenzialmente ricca di imprevisti.

Ecco alcuni consigli per poter gestire domande e risposte con professionalità.

 

1 Ascoltate la domanda fino alla fine

L’ascolto è parte fondamentale di un discorso, significa dare valore alla persona che parla. Imparare l’arte dell’ascolto attivo è un esercizio che insegna a non avere fretta, a essere curiosi, a mettersi in gioco. È così nella vita privata, in famiglia o con gli amici, e nella sfera professionale: ascoltare l’altro è la base per creare una relazione solida e di reciproco scambio. Ancora di più durante un discorso in pubblico, prestare attenzione alle domande significa moltiplicare l’efficacia di ciò che è già stato detto, la sua energia, la sua comprensione. Va da sé che un ascolto efficace è quello che lascia il tempo a chi parla di finire ciò che vuole dire.

Non si può mai sapere cosa intenda dire una persona, anche se ci sembra di poterlo intuire o ci sembra banale, in secondo luogo è forma di gentilezza e galateo non interrompere.

2 Giudizi e Pregiudizi

I pregiudizi non si cancellano, si tratta di una funzione cognitiva messa in atto dal nostro cervello per evolversi: rispetto a chi si pone davanti a noi con una domanda siamo subito portati a costruire un castello (o una semplice dimora) di verità precostituite. I giudizi invece si possono gestire, ed è importante imparare a non giudicare il pubblico in base alle sue domande. Puntare il dito non vi aiuterà ad avere una buona interazione con gli spettatori.  Può essere difficile da fare, soprattutto se si è alle prime armi, ma si tratta di resistere alle tentazioni dettate dall’ego, che si crede al centro del mondo (questo si chiama infatti egocentric-bias, che ci fa credere che il nostro punto di vista sia l’unico valido: ma questo non è vero!).

In qualità di oratori, invece, affrontate le domande dalla prospettiva che il pubblico sia curioso, abbia un interesse genuino e voglia imparare da voi.

Anche se la persona che pone la domanda non sembra capire molto bene il vostro campo, potrebbe comunque avere una sincera curiosità e voler conoscere la risposta. Abbiate una conversazione con il pubblico, non una competizione.

 

3 Non giudicate il contenuto della domanda

Anche se la domanda sembra sciocca o ovvia, non giudicatene il contenuto. Si tratta di un problema comune se si è abituati a rispondere a domande in ambito accademico. Potreste pensare che la domanda sia una perdita di tempo e una distrazione dal vero contenuto del vostro discorso. Nel mondo accademico bisogna essere molto strategici nel selezionare le domande e gli argomenti di ricerca. Quando si tiene un discorso in un contesto aziendale, non è necessario seguire le stesse regole. Si può semplicemente parlare di ciò che si conosce, anche se non è direttamente collegato al discorso. Se siete esperti di un certo argomento, potete sempre rispondere alle domande su quel tema. Sforzatevi di trovare un valore nella domanda, anche se non sembra essere direttamente collegata al vostro discorso.

Se una persona si è presa il tempo di venire al vostro discorso, probabilmente ha un interesse genuino per il vostro argomento. 

4 Essere calmi e disponibili 

Gestire domande e risposte metterà alla prova i vostri nervi. Siate calmi e disponibili quando rispondete alle domande. Sentirsi frustrati o infastiditi dalla persona che vi fa la domanda, non vi aiuterà. Rispondete in modo amichevole e utile, anche se la persona finisce per chiedere qualcosa di strano o sciocco.

È meglio evitare il sarcasmo quando si risponde alle domande.

5 Definite i vostri confini

Dopo alcuni discorsi, probabilmente vi renderete conto che riceverete molte domande. Potreste anche  notare che non avete molto tempo per rispondere a tutte le domande, il che può essere frustrante per il pubblico.

In tal caso è utile aiutare la discussione a svolgersi più agevolmente definendo i vostri limiti.

Ecco alcuni esempi per gestire domande e risposte

Pianificate la Q&A session

Chiedete al pubblico di inviare le domande per iscritto prima del discorso, in modo da avere il tempo di prepararvi

Gestite il tempo

Stabilite un certo limite di tempo per le domande, in modo da potervi attenere al vostro argomento

Selezionate gli argomenti

Specificate quali argomenti siete in grado di rispondere e quali no

Definite una modalità per gestire domande e risposte 

Chiedete al pubblico di alzare la mano per indicare quando hanno una domanda, in modo che possiate chiamarli.

Definite, inoltre, i vostri confini personali.

Se qualcuno fa un apprezzamento non gradito alla vostra persona, sentitevi in pieno diritto di farlo notare. Dichiarate in maniera assertiva che non siete disposti ad accettare determinati atteggiamenti ed invitate l’interlocutore a rimanere sul tema del dibattito. Siete là per gestire domande e risposte e non di certo per essere insultati. 

 

Cosa dire se non si conosce la risposta?

C’è una situazione in cui è necessario essere onesti se non si ha una risposta. È il caso in cui qualcuno faccia una domanda molto specifica e complicata. Se non sapete la risposta, dichiaratelo con tranquillità  piuttosto che inventare qualcosa o evitare la domanda. Quando qualcuno vi fa una domanda di cui non conoscete la risposta?

Rispondete: “Questa è davvero una bella domanda. Non conosco la risposta esatta, ma cercherò di scoprirla e di farvela sapere”.

Le persone apprezzeranno la vostra onestà e vi stimeranno per questo.

 

Gestire domande e risposte per costruire relazioni di valore

Parlare in pubblico è un momento di eccitazione, di adrenalina, in cui l’attenzione altrui è tutta rivolta verso chi parla. Eppure molte conferenze sono spesso un disastro. Sapere gestire quelle emozioni significa imparare a costruire relazioni solide e durature. Significa inoltre imparare ogni volta qualcosa in più di sé e del mondo, un pezzetto ulteriore di verità e di realtà. Il momento in cui il pubblico interagisce con delle domande è di fatto quella speciale occasione in cui poter dialogare, apprendere cose nuove, fare dell’imprevisto un’opportunità, arricchire la nostra intelligenza con un punto di vista differente.

 

T’interessa un percorso di public speaking su misura? 

Prenota una call gratuita di 30′ via zoom.

 

Un omaggio per te 🎁

Condividi

Vuoi una consulenza gratuita?