Fare una buona prima impressione conta.
È una questione scientifica: il cervello funziona attraverso scorciatoie mentali, è progettato per giudicare in fretta.
La prima impressione è quindi un tema fondamentale nelle interazioni umane.
5 modi per fare una buona prima impressione
Per un colloquio di lavoro, un meeting, una presentazione in pubblico
1 Cura l’abbigliamento
Edith Head, costumista hollywoodiana che detiene il record d’essere la donna con più Oscar vinti nella storia del cinema, sostiene che
“Puoi avere tutto ciò che desideri dalla vita se ti vesti in modo da ottenerlo”.
Ciò che conta è scegliere vestiti in cui si sta comodi, ma adeguati alla situazione. Questo perché, al contrario dell’adagio popolare, la prima cosa che si nota di un monaco è il suo abito.
2 Usa il potere persuasivo della voce
Parlare in modo sicuro e deciso, evitando toni striduli attivati dall’ormone dello stress, insieme a un volume appropriato sono elementi fondamentali. Ricorda che ci sono una serie di semplici esercizi per riscaldare la voce.
3 Scegli le parole utili
Quando si parla di sé stessi è meglio raccontare ciò che si è invece di ciò che si è fatto, senza timidezza. C’è una bella differenza tra dire “sono laureato/a” e dire “ho frequentato l’Università”.
4 Usa il linguaggio del corpo con coerenza
Le mani e il corpo fanno parte del nostro body language. Una buona postura, sia essa seduta o in piedi, racconta la nostra storia, il nostro stato d’animo, così la gesticolazione. Tenere le mani ferme perché qualcuno ci ha detto di non gesticolare, in realtà dà l’impressione come di essere lì fermi in attesa di una condanna. Al contrario, le mani e le braccia sono uno strumento per dare forza al discorso.
5 Comunica con energia
Non facciamo business con persone che hanno un basso livello di energia. Questo significa essere presenti, ascoltare con attenzione, parlare con chiarezza descrivendo ciò che si vuole con immagini e metafore.
La prima impressione è influenzata dal bias di conferma
L’importanza di fare una buona prima impressione serve anche per alimentare, a nostro vantaggio, il bias di conferma.
I bias cognitivi sono delle scorciatoie adottate dal nostro cervello per risparmiare energia. Tali bias, purtroppo, non sempre agiscono a nostro vantaggio. Il bias della conferma è quella tendenza umana a dare conferma di verità e ad adeguare la personale versione della realtà in base a convinzioni già acquisite. Fare una cattiva prima impressione, infatti, per un colloquio di lavoro o per un meeting, ma anche a una cena informale, porterà le persone che ti vedono per la prima volta ad un giudizio negativo più difficile poi da smentire.
Cattiva o buona impressione a seconda del giudizio altrui
Il cervello impiega pochi secondi per formulare un suo primo giudizio, è progettato per farlo, e nella successiva manciata di minuti completa l’idea che si è fatto di una persona.
Essere perfetti sempre è impossibile, non sai mai quando qualcuno ti osserva o ti ascolta per la prima volta.
Ciò che possiamo fare però è allenarci a vivere ricercando sempre la versione migliore di noi stessi, così che, anche quando non sappiamo di essere visti, daremo sempre una buona prima impressione.
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